Gli Elementi nell’architettura – Lo Spazio come forma d’arte
Con questo articolo iniziamo ad esplorare i vari elementi che costituiscono l’Architettura, mediante i quali l’idea diventa forma e tramite i quali il progetto si concretizza.
Il primo, essenziale elemento è lo Spazio, inteso come il vuoto e la cui necessità di organizzazione rappresenta il concetto stesso di Architettura. Il lavoro dell’Architetto è infatti quello di pensare lo spazio vuoto e di organizzarlo, plasmarlo, modellarlo secondo la propria volontà affinché da concetto astratto di vuoto diventi un insieme di forme concrete, che rispondano alle esigenze di fruire di questi spazi. In un solo termine: l’abitare.
Il mezzo attraverso cui l’Architetto plasma lo spazio è l’utilizzo della materia, creando pareti, strutture, elementi concreti che “costringono” lo spazio in forme che, a seconda del loro rapporto tra pieno e vuoto, diventano aperte, chiuse o trasparenti.
Nel primo caso basti pensare alle Cattedrali Gotiche, dove il vuoto diventa protagonista, perché rappresenta la sacralità, lo spirito. Ed allora gli elementi concreti creano un’architettura verticale, dove lo spazio viene esaltato richiamando la vista verso il Cielo, verso il sacro.
L’elemento concreto però null’altro è che la materia, ovvero, in Architettura, i materiali e le strutture. Appare evidente quindi come l’esigenza di plasmare lo spazio pensato e farlo diventare spazio costruito passi necessariamente attraverso l’abilità dell’Architetto nell’utilizzo dei materiali, giocando con la loro diversità di colore, consistenza e trasparenza, per arrivare a creare giochi visuali, prospettici ed anche, in ultimo, sensoriali. Basti pensare all’effetto di una grande parete vetrata che si apre verso l’esterno, con il vuoto che diventa materia e genera un locale dove lo spazio è forma caratterizzante.
Lo spazio quindi, è l’elemento cardine di una buona Architettura e saperlo gestire diventa la chiave per poter realizzare un progetto che concretizzi sia l’idea di chi lo ha pensato che le esigenze di chi lo dovrà vivere.